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Nel 2001-02 il Rotary International ha cominciato a sviluppare un piano strategico volto a guidare l’organizzazione nel nuovo secolo di servizio. Nel giugno 2007 il Consiglio centrale ha approvato un Piano strategico imperniato sulle seguenti sette aree prioritarie:

  • Eradicare la polio
  • Far conoscere il Rotary e promuoverne l’immagine pubblica
  • Migliorare la capacità di servire
  • Ampliare l’effettivo nel mondo, numericamente e qualitativamente.
  • Sottolineare l’impegno nell’azione professionale
  • Utilizzare le risorse professionali esistenti nel Rotary
  • Implementare la pianificazione strategica in modo da garantire la continuitá e la coesione dell’intera organizzazione

Scritto da Federico D’Aniello nel Febbraio 2009

Future vision plan

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Breve Presentazione:

Le linee di azione del “Future Vision Plan” approvate dal Board nel 2007 avranno un periodo di transizione nel periodo 2010-2013 ed un full rollout negli anni 2013/2014.
Nel 2009 saranno individuati i 100 distretti che saranno coinvolti nella fase sperimentale.

Gli obiettivi e le linee di azione sono:

  • La strada verso la alfabetizzazione
  • La sfida continua per la Polio Plus
  • Seminare la pace
  • I veri valori della famiglia: offrire un inizio della vita in salute
  • Curare bene
  • Pozzi e benessere : acqua e igiene pubblica
  • Costruire un mercato nelle comunità.

 

Rappresentano un piano ambizioso che vuole garantire un secondo secolo di servizio, nel quale occorrerà tenere sott’occhio e ben presenti i malesseri più profondi della società attuale: “la mortalità infantile, tra l’altro presente anche in paesi avanzati ed industrializzati (la percentuale in Usa è decisamente alta), i valori in crisi della famiglia, la povertà e la alfabetizzazione delle società”.

Sono queste le spine nel fianco per il mondo intero; determinano una condizione di instabilità per l’intero sistema sociale ed economico che una globalizzazione sempre più massiva può far esplodere in criticità non più dominabili senza una concertazione mondiale.

Linee strategiche e di azione

Il ruolo del Rotary , attraverso i suoi uomini nel mondo e le sue iniziative, attraverso i suoi visionari è tutto qui: è in questa aspirazione a contribuire e ad incidere su tutti questi fenomeni negativi del sistema riducendoli, per quanto possibile, al minimo.

La strada verso la alfabetizzazione è “un ponte tra la miseria e la speranza”.

L’alfabetizzazione è uno strumento per la democrazia; è il tentativo per avvicinare gli uomini alle esigenze culturali informative minime per essere cittadini di questo mondo.

E’ un progetto che richiede un impegno immane, nel quale il Rotary si prefigge di formare i formatori che a loro volta devono disseminare la conoscenza. E’ un progetto che non ha limiti di territorio e che naturalmente ha anche delle priorità che sono nei paesi più svantaggiati. 875 milioni sono nel mondo le persone prive addirittura di qualsiasi minino fondamento di conoscenza; la gran parte, circa 2/3, è donna. 120 milioni sono i bambini che non vanno a scuola. Di questi 65 milioni sono femminucce. La mortalità infantile è anche figlia di questa ignoranza di fondo; lavorare sull’alfabetizzazione significa, quindi, poter lavorare anche indirettamente sulla salute delle donne e sulla salute dei neonati. La sopravvivenza dei bambini sarà maggiore se le madri saranno più istruite.

Ma non è tutto; infatti anche chi ha una conoscenza, e sono in tanti, può non avere una conoscenza sufficiente ed adeguata ai tempi. Forse lo scenario da colmare con l’alfabetizzazione è di non pochi miliardi di persone tra i circa 6,6 che popolano il mondo.

Per ricollegarsi, poi, al problema della salute dei bimbi, il Future vision plan ha tra i suoi punti quello di offrire “un inizio della vita in salute”, anche per fare prevenzione verso due della maggiori cause di morte: gravidanza e parto. Esse, insieme, sono la terza causa di morte dopo quella per malaria e poi per Hiv.

L’alfabetizzazione, infine, non è solo questione di ignoranza; essa pone anche un altro problema non piccolo e non secondario che è quello della “discriminazione di genere”, cioè della disparità ed disuguaglianza tra uomo e donna. I numeri sopra indicati ne sono un esempio.

Lavorare per essa significa anche contribuire ad attuare i principi scritti negli art. 2 e 3 della carta fondamentale dei diritti dell’uomo delle Nazioni Unite che compie nel mese di dicembre, esattamente il giorno 10, 60 anni. Cioè parità di genere e democrazia. Alla stesura di quella carta il cui lavoro cominciò nel lontano 45 contribuirono ben 49 Rotariani.

Abbassare la alfabetizzazione significa, pertanto, realizzare anche quel progetto.

Sempre in tema di aiuto all’infanzia va ricordato, infine, il fatto che tra Rotary e Nazioni Unite esiste un legame inscindibile; che il Rotary è il più importante partner dell’Unicef, che l’Unicef è una delle iniziative dell’Onu con la più grande diffusione in tutto il mondo, che essa è stata la prima organizzazione a livello mondiale ad occuparsi dei bambini sia sotto l’aspetto salutistico che della loro protezione e poi della educazione.

La sfida alla Polio Plus continua

E’ il programma più noto all’interno della associazione. E’ quello con il quale si identifica il Rotary e la Fondazione. 850 sono i milioni in $ dei fondi, contribuiti in ragione de 15% dal Rotary e dalle altre organizzazione del settore privato. Altri 3180 sono affluiti dal settore pubblico con una distribuzione che vede gli Usa al 45%, la Gran Bretagna al 22,8%, il Giappone al 10% e poi nell’ordine Germania, Canada, Olanda, Norvegia, Danimarca, Francia e Italia all’1,2%. Il tutto per un totale di quasi 4,2 miliardi di $ che hanno consentito di arrivare a questi risultati. Mentre nel 1988, 1000 bambini al giorno, 365000 in un anno venivano colpiti dalla polio, nel 2007 il dato è stato di soli 2000 in 4 paesi a rischio Afghanistan, India, Nigeria, e Pakistan. Mancano al budget del 2008/2009 490 milioni di Euro.

Altro obiettivo è “seminare la pace”

Compito difficile e complesso in questo mondo nel quale il conflitto sotto ogni specie, militare, terroristico, fatto di guerre economiche, oppressive, di soggezione morale e politica è il “re”. E’ difficile pensare alle modalità con le quali sarà possibile incidere. E’ un lavoro da “vision”, da visionari. Ma è li a ricordare che la Foundation vuole assicurarsi anche un ruolo da protagonista nella diffusione della pace. Ma i Rotariani lo sanno?

Offrire un inizio della vita in salute

Gravidanza e parto non devono essere occasione di morte ma di felicità. 7 milioni di madri e di neonati muoiono ogni anno per queste cause. Solo il cancro supera questi dati. Negli Stati uniti c’è una percentuale elevata di mortalità infantile non degna di una nazione civile ed evoluta che trova la sua origine nella scarsa assistenza sanitaria di 22,5 milioni di poveri che non hanno assistenza sanitaria. Il genocidio espresso da dati severi riguardanti i bambini e le madri sta anche ad indicare che il secolo in corso potrebbe vedere una caduta pesante della popolazione nelle diverse aree del mondo che si associa a quella derivanti da altre cause di natura socio economica e/ o legate all’istituto della famiglia. Concorrere ad abbattere almeno le cause dei decessi non dipendenti dalla volontà degli uomini ma dalla precarietà delle condizioni esistenziali è un dovere di tutti e non solo dei rotariani.

Curare bene

Le disparità socio economiche, le disparità culturali, le disparità sanitarie sono solo alcuni dei tasselli che caratterizzano il grande divario che esiste nella famiglia umana. Chi ha dimestichezza con i dati diffusi sistematicamente dall’OCSE sulla caratterizzazione delle popolazioni ha pieno il senso della grande disuguaglianza di specie che affligge la società. Ogni giorno più di 20 mila persone, sul nostro pianeta, muoiono di fame o a causa di malattie mal curate e curabilissime e oltre un miliardo è costretto a vivere con meno di un dollaro perché lo sviluppo economico è bloccato da problemi locali e/o condizioni geo climatiche sfavorevoli. Corretta informazione ed un minimo di cure mediche, basilari, devono poter diventare un diritto essenziale di ogni individuo. Si tratta di fornire talvolta mezzi in eccedenza, che nelle società della ricchezza e della opulenza vengono distrutti banalmente e cinicamente, a persone che, invece, vivono nella trappola della povertà. Si tratta di diffondere il messaggio di una globalizzazione pulita ed illuminata che consenta cosi di curare bene anche nella povertà.

Pozzi e benessere

Con l’acqua potabile si possono tenere sotto controllo molte malattie. Con queste parole semplici Di Laura H. Kahn firma l’introduzione del suo pezzo sull’House Organ, diffuso in Italia, Malta, Albania e San Marino sul tema dei pozzi e benessere per indicare l’esigenza dell’acqua potabile come bene primario per dotare le società di servizi minimi per l’igiene e la salute. Con i fondi raccolti per lo scopo la Fondazione assicura la costruzione di pozzi nelle zone svantaggiate del globo, prevalentemente nei paesi dell’Asia e dell’Africa ove più severe sono le condizioni di criticità connesse alla gestione delle acque, pur in presenza di monsoni che scaraventano quantità enormi di acque non imbrigliate da sistemi di conservazione.

Costruire un mercato nelle comunità

Jeffrey Sachs, consigliere speciale del Segretario Generale dell’ONU, autore del libro la “fine della poverta”, – come i paesi ricchi potrebbero eliminare definitivamente la miseria del pianeta -, indica nel suo pezzo sull’House Organ di Novembre le modalità con le quali si possono creare le condizioni per fare uscire le comunità da una situazione di estrema fame, con la modica somma di 50$ di aiuti all’anno per persona nel mondo. Trasferire parte della ricchezza dai paesi in surplus e o in eccedenza ai paesi meno poveri per l’avvio di attività è una opzione possibile e sufficiente. I più poveri non dispongono del capitale minimo necessario per iniziare a salire la scala dello sviluppo, ma proprio perché più poveri escono dalla trappola della povertà con meno risorse e diventano più virtuosi rapidamente.

Sul numero del Rotary di Novembre sono riportati due esempi di progetti di microcredito nel Sud America.
Queste in grande sintesi le linee progettuali della Rotary Foundation dei prossimi anni. Obiettivi molto ambiziosi, ma stimolanti e capaci di irradiare non pochi rivoli di felicità nelle zone più svantaggiate di questo nostro mondo che deve poter riscoprire, per salvarsi, i valori fondanti dell’umanità: solidarietà e pace. Hanno un tratto distintivo in più rispetto al passato. Sono più complesse perché alla concretezza della iniziativa, al progetto del fare si associa un progetto “soft” di idee forti e di ispirazioni programmatiche capaci di dare più valore alle iniziative nel loro insieme.

 

I progetti del periodo alle spalle sono descritti e riportati nelle pagine on line della Fondazione all’indirizzo.org e sono cosi classificati:

  • Community Development – 768 progetti
  • Disaster preparedness, relief, recovery – 6 progetti
  • Education – 512 progetti
  • Environment – 83 progetti
  • Health/Salute – 512 progetti
  • Hunger/fame – 70 progetti
  • Project Administration e Logistics – 100 progetti
  • Water & Sanitation – 83 progetti
scritto da Federico D’aniello nel febbraio del 2009 in occasione della presentazione al Club

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