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Visita alla Fondazione Banco di Napoli

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Lunedì 22 maggio, ore 19.30 c/o Fondazione Banco di Napoli, Via deiTribunali 213, 80139, Napoli (NA). Conviviale con coniuge del mese dimaggio con Visita alla Fondazione Banco di Napoli e cena.

La conviviale del mese di maggio si è tenuta presso la prestigiosa sede della Fondazione Banco di Napoli in Via dei Tribunali.

L’appuntamento è stato fissato per le 19.30 per far seguire una visita guidata nell’Archivio storico del Banco di Napoli con successiva cena.

L’Archivio Storico del Banco di Napoli rappresenta la più imponente raccolta archivistica di documentazione bancaria esistente al mondo e offre un’occasione unica per poterne conoscere i tanti molteplici aspetti.

I soci sono stati accompagnati in una speciale visita inseriti in gruppi di 15 persone. Inoltre, i presenti, hanno potuto ricevere in dono un volume, edito dall’Editoriale Scientifica, in cui vengono raccontate le principali storie recuperate attraverso gli archivi della Fondazione.

Dopo la visita è seguita tenuta la cena con coniuge, sempre nei locali della Fondazione.

Il dinner è stata curato dall’ associazione “Monelli tra i fornelli” nata al termine del 2015 da un’idea del Pasticciere Ciro Ferrantino e del cuoco Luca Pipolo che, con l’aiuto di figure professionali, sono riusciti a costituire una O.N.L.U.S. che offre una nuova opportunità professionale e di reinserimento ai ragazzi ospiti presso il carcere di Nisida.

Contributo del Preisidente BRUNO D’URSO che non ha voluto far mancare il suo pensiero.

La conviviale di maggio l’avevo covata da quando era iniziato il mio turno di Presidenza, ma che la dovessi vivere in collegamento a distanza, proprio non lo immaginavo.

E invece, penso proprio per la prima volta nella storia di Castel dell’Ovo, il colpo di gong, a causa di un mio impedimento, è stato dato in videocollegamento dal Presidente, che attraverso lo stesso mezzo, ha ascoltato gli inni ed introdotto la serata.

L’evento scrupolosamente programmato in ogni dettaglio dal parcheggio delle auto dei soci, al catering, era quello della visita al tesoro custodito nel palazzo Ricca; quello che si incontra appena inoltrati in via dei Tribunali con Castelcapuano che ti protegge le spalle e ti accompagna maestoso.

E si, non tutti lo sanno, ma lì nel cuore della Napoli che fu greca, normanna, francese , borbonica c’è questo palazzo nel quale, già dal 1500 si praticava quello che allora era l’originalissimo istituto del “ prestito di denari”; palazzo che ora costituisce la prestigiosa sede di Fondazione “Banco di Napoli”, ultima disperata testimonianza del sistema bancario napoletano.

E dal 1500 quindi lì sono conservate le scritture cosiddette patrimoniali ed apodissarie, oltre le pandette che descrivono, per lo stupore del visitatore, gli indici onomastici della clientela in una consistenza di milioni di Kilometri di documenti di corridoi; documenti tra i quali non può non destare stupore ed emozione la certificazione per esempio di un acconto a Caravaggio o a Ribera o a Giordano o a Paisiello per opere che si erano impegnati ad eseguire per il committente di turno.

Parte di questo Tesoro è stata descritta ed illustrata dagli esperti, dipendenti dell’Archivio storico, che appositamente cooptati, assieme al Presidente ed al Direttore Generale della Fondazione, hanno atteso ed accompagnato i più di 50 rotariani che hanno mostrato di percepire l’importanza dell’evento.

A tutti loro va il mio apprezzamento e la prospettazione dell’obiettivo di essere con loro per la visita da ripetere nel prossino anno rotariano.

Bruno d’urso.

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